Copertura tetto rustico

Le caratteristiche costruttive si esprimono nell’impiego di materiali e manufatti di origine naturale, vale a dire legno, mattoni in cotto, calce, ferro, rame, escludendo quindi l’utilizzo di qualsiasi materiale derivato da una sintesi chimica. 

  • In tale ambito, per l’orditura primaria e secondaria del tetto, sono stati utilizzati travi in abete tonde, perlinatura in abete, manto di copertura in tegole marsigliesi, lattonerie in lamiera di alluminio.

 

  • Realizzazione di tetto con legname uso Trieste e successivo pacchetto isolante composto da: prima perlinatura, guaina freno vapore, pannelli fibra di legno ( 2 strati incrociati ), seconda perlinatura, guaina impermeabile, posa listello portategola e copertura con tegole marsigliesi.

 

  • Posa di mattoni pieni con malta idrofugata per elevazione pilastri esistenti.

 

  • All’ interno di ogni pilastro viene gettato calcestruzzo e annegata un barra filettata per il successivo ancoraggio delle travi portanti del tetto.

 

PRE RISTRUTTURAZIONE:

 

Per quanto riguarda la caratterizzazione estetica degli edifici si è fatto riferimento al Regolamento Abaco delle Tipologie Rurali del Parco, traendo e valorizzando le caratteristiche tipologiche individuate.

In tal senso sono stati riutilizzati i materiali della struttura originaria crollata, quali i mattoni pieni per le murature e le tegole marsigliesi rosse per il manto di copertura, quindi l’orditura del tetto é stata tinteggiata con impregnante all’acqua colore noce, le perlinature del tetto tinteggiate con impregnante all’acqua colore miele, le lattonerie sono in lamiera di alluminio colore testa di moro, il portoncino di ingresso é in legno di abete nella colorazione miele, i nuovi serramenti alle finestre sono in ferro con vetrata semplice come gli originari.

POST RISTRUTTURAZIONE:

 

 

Il Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) vigente colloca gli immobili tra le “aree boscate” di cui all’art. 15 comma 1 della normativa del Piano delle Regole, con vincolo paesaggistico ambientale a causa dell’inserimento all’interno della area del Parco Lombardo Agricolo Forestale della Valle del Ticino.

Con riferimento al Piano Territoriale di Coordinamento (PTC) del Parco Regionale (DGR 5983/2001) e il PTC del Parco Naturale (DCR 919/2003), l’area oggetto di intervento è ascrivibile alle Zone Agricole e Forestali (Zone C1 e C2) le quali definiscono l’ambito di protezione delle zone naturalistiche perifluviali, in cui prevalgono gli elementi di valore storico e paesaggistico, quali la valle principale del fiume Ticino ricompresa entro i confini determinati dal ciglio superiore del terrazzo principale, il sistema collinare morenico sub lacuale e la valle principale del torrente Terdoppio.

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