Restauro cappella cimitero

 

DESCRIZIONE FASI LAVORATIVE RESTAURO DELLA COPERTURA

Come prima fase è stata rimossa la copertura e si è intervenuti sull’orditura della copertura sostituendo le parti ammalorate. Sistemata l’orditura si è passati alla stesura dell’assito, della guaina traspirante e della listellatura portategola.

Di seguito è stata posata la copertura composta da coppini nuovi con gancio per lo strato inferiore e  coppini nuovi con buco e gancio antiscivolo per lo strato superiore. Tutta la lattoneria è stata rifatta in rame dimensioni 8/10 mm.

La prima fase del restauro della muratura si è basata sulla rimozione delle parti di intonaco ammalorato, parzialmente distaccato dal supporto e dei rappezzi cementizi.

 

PRE RESTAURO:

Successivamente le porzioni di intonaco coeso e le zone scrostate sono state spazzolate e pulite per la preparazione all’aggrappo del nuovo intonaco.

Per il ripristino degli intonaci verticali e per il rifacimento dei modulati  è stata usata malta a base di calce naturale pozzolanica : TASSULLO T30S. In seguito è stato applicato TA02 aggrappante fibrato a base di calce naturale per la preparazione di tutte le parti di intonaco, nuovo ed esistente.

La stesura della malta TF01-S1  a base di calce naturale a spiccata azione idrorepellente, è stata stesa a spugna sia sulle cornici che sulle pareti verticali con metodo a rotazione.

 

DURANTE: 

INTERVENTO DI RESTAURO CONSERVATIVO IMPIANTO DECORATIVO

L’intervento di restauro conservativo, ha interessato tutta la struttura, vi erano gravi problemi di umidita sia di risalita che di infiltrazione  a partire dalla copertura, intonaci interni ed esterni sino all’impianto decorativo.

Come primo intervento si e valutata la situazione della copertura e dei canali di scolo. E’ stata liberata sui lati esterni dalla terra circostante dove possibile per circa 30 cm in profondita’.

Sono stati rimossi i rappezzi cementizi ed eseguita una attenta desalinizzazione con impacchi di seppiolite. Conseguentemente si sono ripresi in toto tutti gli intonaci interni ed esterni con malte deumidificanti addizionate con pigmento per ottenere il tono degli intonaci originali.

Per quanto riguarda gli affreschi, dopo essere stati puliti con nebulizzazione di ammonio carbonato  in soluzione satura si e’ intervenuti con il fissaggio dei pigmenti per poi ricucire i punti di coloritura ancora visibili.

POST RESTAURO: 

 

Tale reintegrazione e stata possibile soprattutto sul retro della cappella, nella zona alta in esterno dove abbiamo recuperato l’immagine del Cristo con due putti laterali, purtroppo l’affresco sottostante che raffigurava la crocefissione,da tempo si era perso a causa del dilavo di acqua piovana e agenti esterni  che hanno decoeso anche la preparazione dell’intonaco.

All’interno  la volta dopo  la pulitura ha reso visibili dei cherubini,probabilmente ve ne erano altri ma come per l’affresco centrale raffigurante il Santi,interventi eseguiti in tempi addietro con materiali non idonei che hanno inglobato i pigmenti e manifestazioni saline , hanno fatto si che della lettura dei soggetti non rimanesse che una piccola parte.

L’affresco centrale sopra la mensa raffigurante il Santo e’ stato ricucito con tecnica del rigatino nelle zone ancora visibili. Il torello che lo cornicia,e’ stato reintegrato con tonalità a finto marmo grigio.

La tinta piatta della parete e’ stata riequilibrata con stesura a pennello di calce pigmentata .In facciata mediante  i tasselli stratigrafici, abbiamo potuto recuperare le tinte originali delle riquadrature che sono l’azzurro e il rosa.

Il torello e il fascione che chiudono il triangolo contenente la lastra con iscrizione, in facciata, e’ stato ripreso con tinte a calce che simulano il granito rosato delle lesene.

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